Molte persone, quando si trovano a vendere la casa ereditata dai genitori o da qualche parente, pensano che basti la semplice Dichiarazione di Successione fatta dal geometra di fiducia (o dai sindacati, o dal commercialista), per poter procedere.
Quasi mai vengono informate da questi professionisti che, per poter firmare la vendita davanti il Notaio, c’è assolutamente bisogno di un altro adempimento fondamentale:
la TRASCRIZIONE DELL’ACCETTAZIONE DELL’EREDITA’.
In cosa consiste?
Si tratta in realtà di dichiarare che l’eredità è stata accettata (so già cosa stai pensando, ma ti tolgo ogni dubbio: un’eredità si può anche rifiutare!).
Il Notaio (o qualsiasi altro pubblico ufficiale) che riceve questa dichiarazione, avrà l’obbligo di trascriverla presso l’Agenzia del Territorio (ex-Conservatoria dei Registri Immobiliari), e quindi renderla pubblica.
Quest’atto è necessario ogni volta che avviene una Successione, e quindi, nel caso l’eredità sia derivante -ad esempio- dalla scomparsa di entrambi i genitori, ci sarà una doppia trascrizione da fare. Questo adempimento si rende comunque obbligatorio, solo nel momento in cui si va a vendere l’immobile (o uno degli immobili) che fa parte della Successione.
Perché viene richiesto quest’atto?
Per dare all’abitazione da vendere, la cosiddetta continuità di trascrizioni. In pratica, se una qualsiasi persona chiede una visura ipotecaria sull’immobile in questione, deve poter verificare, non solo che un defunto ha lasciato in eredità uno o più immobili, ma anche che quell’eredità è stata effettivamente accettata dagli eredi.
Ecco perché, in mancanza di questo anello fondamentale nella ricostruzione storica dei passaggi di proprietà, non è possibile rogitare.
Non voglio incuterti timore. E’ un atto dovuto, che potrai fare anche lo stesso giorno che vai dal Notaio per la vendita. Ha un costo ovviamente, seppur non enorme. Si tratta solitamente di qualche centinaia di Euro, ed è consigliabile farlo per tutti i beni presenti in successione.
Ignorando questa cosa, potrebbe succedere di arrivare il giorno del rogito di vendita, e dover rimandare tutto. In mancanza dei documenti necessari a compiere quest’adempimento, predisposti e forniti al Notaio in anticipo, con ogni probabilità si dovrà posticipare il tutto di qualche giorno (con i relativi problemi che comporta questa situazione nei rapporti con l’acquirente).
I Notai con cui solitamente collaboriamo sono previdenti. Ogni volta che si trovano a dover vendere una casa ricevuta in eredità, controllano e verificano con qualche giorno d’anticipo, se chi vende ha già effettuato o meno questo adempimento.
Di norma è però l’acquirente a decidere il Notaio a cui rivolgersi. Non dare per scontato che questo tipo di controllo venga fatto con un certo anticipo. E’ già capitato che alcune persone hanno dovuto affrontare e risolvere il problema in seduta stante, con la scocciatura per il venditore di dover tirar fuori dei soldini non previsti.
Se invece ai proprietari viene spiegato in anticipo che ci sarà questo adempimento da fare, e gli viene fornito un preventivo del costo, possono scegliere un Notaio di propria fiducia al quale farlo fare, magari spendendo meno.
Il problema non avviene solo se vendi privatamente la tua casa, ma capita anche quando si è seguiti da “colleghi” agenti immobiliari che, pur sapendo che esiste quest’obbligo, non informano il venditore anzitempo. Succede spesso perché loro stessi non hanno controllato bene, in fase di acquisizione* dell’abitazione, tutti i documenti.
*per “acquisizione” intendiamo la sottoscrizione, tra il proprietario e l’agenzia immobiliare, di un accordo (incarico) per la vendita dell’immobile
Per questo ti consiglio di non dubitare se, il professionista al quale ti sei rivolto per la vendita della tua casa, chiede tutti i documenti dell’immobile: probabilmente è l’unico che ti sta veramente aiutando, ed anticipando grandissime rotture di scatole che avresti dopo.
Le cose fatte bene sin dall’inizio, rendono la vendita di casa tua una passeggiata di salute… gli imprevisti scoperti all’ultimo momento, hanno un costo di stress ed economico notevole!
Buona vendita.
Grazie mille per le utilissime informazioni che sto imparando dal vostro sito. Ho appena messo in vendita la mia casa a Montegrotto ma nessuno mi ha chiesto i documenti della casa. Leggendo questo articolo ho pensato sia meglio darli all’agente a cui mi sono rivolta, tra l’altro la casa che sto vendendo è stata ereditata da uno zio. Cosa devo portare in Agenzia oltre alla successione?
Buonasera Stefania, in primis sono davvero felice che ciò che stai leggendo, ti sia utile per la vendita della tua casa.
Fai benissimo a portare in Agenzia i documenti relativi alla casa. Permettimi una battuta… se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto!
Oltre alla successione (di cui dovrai trascrivere l’accettazione d’eredità), è opportuno che l’agenzia controlli anche l’atto di provenienza precedente, e quindi quello dove lo zio ha acquistato (o ricevuto in eredità, donazione, ecc.) la casa.
Inoltre, dai delega all’agente perché possa prelevarsi copia delle planimetrie catastali dell’immobile depositata in catasto. Questo al fine di verificare là conformità tra lo stato di fatto e ciò che è depositato in catasto.
Infine, i documenti urbanistici della casa (concessioni, abitabilità, condoni, ecc.). Se non trovi nulla, non preoccuparti. Anche per questi basterà fare una semplice richiesta d’accesso agli atti in Comune, e potrai ricevere copia di tutto nell’arco di qualche giorno.
Se ricevi un controllo generale di tutti questi documenti, sei già ad un ottimo punto di partenza per non incappare in problemi futuri.
Buona serata e… buona vendita!
L’articolo è interessante ma contiene una affermazione errata: “… possono scegliere un Notaio di propria fiducia al quale farlo fare, magari spendendo meno.”
Trovandomi nel ruolo del venditore, il notaio scelto dall’acquirente mi ha richiesto €1100 x 2 trascrizioni. Ho chiesto un preventivo da altro notaio il quale mi conferma il costo di una trascrizione di €550 ma in presenza di 2 trascrizioni, della seconda prederebbe solo il costo dei bolli (€280) per un totale di €830. Lo stesso notaio però mi dice che non è possibile affidare a lui il solo atto delle trascrizioni tacite in quanto vengono fatte contestualmente con l’atto di vendita. E il notaio scelto dall’acquirente, mi ha chiesto appunto €1100, senza possibilità di fare alcunchè
Buonasera Paolo. Ti rispondo dopo aver consultato il Notaio con quale collaboriamo maggiormente. E’ corretta l’affermazione del secondo Notaio quando ti dice che la Trascrizione TACITA dell’Eredità non è fattibile da altro Notaio, se non quello che redige la compravendita. E’ TACITA proprio perché viene inserita all’interno del rogito. Ha omesso però di sottolineare che non esiste la sola Trascrizione TACITA dell’Eredità, ma anche quella ESPRESSA che avrebbe potuto tranquillamente redigere lui, in separata sede rispetto al tuo atto di vendita. Gli effetti delle due trascrizioni sono gli stessi, e quindi garantire la continuità delle stesse nei Registri Immobiliari dell’Agenzia Territoriale competente.